Il Black Friday è diventato uno degli eventi commerciali più attesi dell’anno, soprattutto nei paesi occidentali. Questo giorno, che segna l’inizio della stagione degli acquisti natalizi, è caratterizzato da enormi sconti e promozioni. Milioni di persone in tutto il mondo approfittano delle offerte per acquistare tecnologia, abbigliamento, e ogni tipo di prodotto, contribuendo a un enorme boom di vendite. Tuttavia, dietro l’euforia delle offerte e delle code davanti ai negozi, il Black Friday nasconde una serie di problemi legati all’impatto ambientale e alla sostenibilità. Ed è proprio in risposta a queste preoccupazioni che nasce il Green Friday.

Perché il Black Friday non è ecologico?

Consumo eccessivo: Il cuore del problema ambientale del Black Friday risiede nella sua natura intrinseca: incoraggiare il consumismo sfrenato. Le persone sono spinte a comprare non perché abbiano realmente bisogno di qualcosa, ma perché il prezzo sembra irresistibile. Questo porta spesso all’acquisto di articoli inutili o superflui, molti dei quali finiranno presto in discarica. Secondo alcune ricerche, si stima che una parte significativa degli acquisti fatti durante il Black Friday non venga effettivamente utilizzata a lungo termine, contribuendo a un ciclo di spreco.

Impatto sulle risorse naturali

La produzione di massa di beni a basso costo richiede un enorme utilizzo di risorse naturali, come l’acqua e l’energia, oltre che di materiali spesso non sostenibili. Il settore della moda, ad esempio, è uno dei più inquinanti al mondo. Durante il Black Friday, il settore del “fast fashion” (moda a basso costo e rapida produzione) vive un picco di vendite, alimentando la domanda di capi prodotti in modo non etico e altamente inquinante. La produzione di questi articoli comporta l’uso di grandi quantità di risorse, e il loro smaltimento contribuisce all’accumulo di rifiuti tessili.

Emissioni di CO2

Un altro aspetto critico del Black Friday è l’aumento delle spedizioni. Con l’esplosione degli acquisti online, il trasporto dei prodotti ordinati genera un significativo aumento delle emissioni di gas serra. Il trasporto delle merci, sia a livello internazionale che locale, comporta l’uso di carburanti fossili, che hanno un impatto diretto sull’ambiente. Spesso, per soddisfare la domanda di spedizioni rapide, le aziende ricorrono a metodi di trasporto meno sostenibili, come l’uso di aerei o camion che aumentano le emissioni di CO2.

Produzione di rifiuti

Il Black Friday non contribuisce solo all’aumento degli acquisti, ma anche alla crescita dei rifiuti. Gli imballaggi dei prodotti, in particolare quelli acquistati online, sono spesso in plastica o altri materiali difficili da riciclare. Questo accumulo di rifiuti ha un impatto devastante sull’ambiente, in particolare sugli oceani, dove gran parte della plastica finisce. Inoltre, il ricambio rapido dei beni elettronici, come smartphone e computer, genera un problema crescente legato ai rifiuti elettronici, che sono tra i più difficili e costosi da smaltire correttamente.

La risposta sostenibile: Green Friday

In risposta all’impatto negativo del Black Friday, molte organizzazioni e aziende stanno promuovendo il Green Friday, un’iniziativa volta a sensibilizzare i consumatori sull’importanza di fare acquisti in modo responsabile e sostenibile. Ma cosa significa esattamente Green Friday, e come si differenzia dal Black Friday?

Acquisti consapevoli

Il Green Friday nasce in Francia nel 2019, e in promuove l’idea di ridurre gli acquisti impulsivi e concentrarsi su ciò di cui si ha realmente bisogno. Piuttosto che accumulare beni, il Green Friday invita i consumatori a riflettere prima di acquistare, valutando l’impatto ambientale e sociale dei prodotti che scelgono. Ad esempio, si incoraggia l’acquisto di prodotti che abbiano una lunga durata, che siano riciclabili o prodotti in modo sostenibile.

Supporto alle aziende etiche

Molte aziende che partecipano al Green Friday sono impegnate nella sostenibilità e nella responsabilità sociale. Acquistare da queste imprese significa sostenere modelli di produzione equi, che rispettano l’ambiente e le persone coinvolte nella catena di approvvigionamento. Queste aziende offrono prodotti ecologici, realizzati con materiali riciclati o naturali, spesso con pratiche di produzione che riducono al minimo le emissioni di carbonio.

Riduzione dei rifiuti

Il Green Friday incoraggia anche pratiche come il riciclo, la riparazione e il riuso. Invece di buttare via vecchi oggetti, i consumatori vengono spinti a ripararli o donarli. Alcune aziende offrono addirittura sconti o incentivi a chi decide di restituire vecchi articoli per il riciclo.

Esperienze invece di beni

Un altro aspetto interessante del Green Friday è l’invito a considerare regali e acquisti non materiali, come esperienze, corsi o servizi. Questo non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche un modo più significativo e personale di fare regali o premiarsi. L’acquisto di esperienze, come viaggi sostenibili o corsi di formazione, crea valore senza il consumo di risorse fisiche.

Mentre il Black Friday è sinonimo di consumismo sfrenato e spesso insostenibile, il Green Friday rappresenta un’alternativa che promuove un consumo più responsabile e consapevole. L’obiettivo del Green Friday non è solo ridurre l’impatto ambientale degli acquisti, ma anche promuovere un cambiamento culturale, che veda i consumatori più attenti alle loro scelte e al loro impatto sul pianeta. Optare per il Green Friday significa abbracciare un nuovo approccio agli acquisti, che mette al centro il benessere dell’ambiente e delle generazioni future, e che ci invita a rivedere il nostro rapporto con il consumo e con i beni materiali.

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