Alcuni tipi di spazzatura, tra cui stampanti ed accessori, sono classificati come RAEE, acronimo di rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche. Questi rifiuti si distinguono in domestici e professionali in base al loro grado di pericolosità inquinante; tra le categorie più diffuse vi sono i prodotti da ufficio e la classifica completa è regolamentata mediante i codici CER, che significa catalogo europeo rifiuti. L’elenco dei rifiuti dell’Unione Europea è entrato in vigore in Italia dal 1 gennaio 2002 modificando la precedente normativa, ed è attualmente regolamentato dal decreto legislativo numero 152 del 2006. I codici CER che identificano qualunque tipo di rifiuto speciale sono sequenze numeriche riunite in tre coppie di due cifre per un totale di sei numeri, che rappresentano il tipo di rifiuto e il procedimento mediante il quale è stato prodotto. Questi codici sono elencati in base al grado di pericolo ambientale, perché le ultime normative europee interessano lo smaltimento dei rifiuti catalogandoli dalla produzione alla destinazione finale, gestendo la raccolta, il trattamento, lo smaltimento e l’eventuale riciclo, in maniera da ridurre al minimo l’impatto ambientale
Stampanti ed accessori, così come la maggior parte dei prodotti che si usano negli uffici e nelle fabbriche, vanno gestiti in maniera corretta e ciascuno Stato membro dell’Unione Europea ha dovuto sottoscrivere una normativa per la gestione dei rifiuti speciali. La direttiva europea ha iniziato il suo iter nel 2005 e gli ultimi aggiornamenti sono scritti nel documento numero 955 del 2014. Lo scopo principale è quello del recupero e riciclaggio in base al principio di prevenzione, giusta suddivisione dei rifiuti e sanzioni salate per chi inquina. Il trattamento dei rifiuti considerati RAEE deve essere fatto da aziende speciali certificate per lo smaltimento a norma di legge che possa essere documentato anche nei libri aziendali delle fabbriche. Anche per quel che riguarda i cittadini privati i rifiuti speciali vanno affidati alle aziende preposte e tutti i comuni in Italia stanno aderendo alla raccolta differenziata per preservare l’ambiente e limitare l’inquinamento.
Le ditte che devono smaltire una grande quantità di rifiuti inquinanti devono raccoglierli dentro speciali contenitori chiamati eco-box che vanno trasportati e smaltiti entro 12 mesi solamente da personale autorizzato. Per quel che riguarda lo smaltimento di toner e cartucce usate è necessario che i dirigenti dell’azienda compilino un formulario chiamato FIR, che certifica la presa in carico del rifiuto. I cittadini privati che devono buttare stampanti ed accessori devono recarsi in un’isola ecologica attrezzata per lo smaltimento RAEE oppure, in caso di un nuovo acquisto, possono lasciare al rivenditore l’apparecchio vecchio. I rifiuti elettronici ingombranti vengono ritirati a domicilio previa telefonata al servizio che gestisce la raccolta differenziata della spazzatura.